In un seminario il 1° febbraio verranno presentati i risultati delle campagne di archeologia subacquea che fanno luce sull’importanza di Cala San Giorgio in antichità.
Cala San Giorgio non è solo una piccola e finora poco valorizzata insenatura alle porte di Bari, ma rappresenta un importante tassello delle avventurose peripezie che portarono a Bari le ossa di materie san Nicola e – la scoperta è recente – nasconde un passato che richiama traffici fiorenti tra il I sec. A.C e il I d. C.
L’importanza di quest’area e le ricerche svolte da enti ed istituzioni accademiche con pazienza e attenzione unite al supporto di sofisticate tecnologie verrà messa in luce nel corso del Seminario “Le ricognizioni archeologiche costiere e subacquee a Cala San Giorgio (III Campagna – 2016) e il progetto Cittadella Nicolaiana” . Il Seminario è organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari (MiBACT), il Corpo delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Bari e la Basilica Pontificia di San Nicola di Bari.
L’appuntamento è per mercoledì 1 febbraio 2017 a partire dalle ore 9:00 presso Auditorium “Antonio Quacquarelli” del Dipartimento di Studi Umanistici (plesso di Santa Teresa dei Maschi – Strada Torretta, Bari Vecchia).
Archeologia subacquea a Cala San Giorgio nel nome di san Nicola
Il progetto di ricerca interdisciplinare è in corso da alcuni anni e ha il merito di contribuire a far conoscere meglio il tratto di costa e i fondali del piccolo..... CONTINUA A LEGGERE QUI L'ARTICOLO
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