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giovedì 28 luglio 2011

6 agosto, ore 18, Castello di Santa Severa: Inaugurazione della mostra "NAVIGARE NECESSE EST. I FARI DEL MONDO ANTICO" (fino al 31 agosto)

Sabato 6 agosto alle ore 18.00, presso il Museo del Mare, nel Castello di Santa Severa, avrà luogo l'inaugurazione della mostra "NAVIGARE NECESSE EST. I FARI DEL MONDO ANTICO".

Si tratta di una rassegna dei principali fari antichi del Mediterraneo (e non solo) con interessanti approfondimenti sul loro funzionamento, la gestione, la struttura ecc. Saranno presentati un modellino del faro di Alessandria e di quello di Ostia con le relative ricostruzioni in 3D. La mostra è curata da Baldassare Giardina. L'esposizione resterà aperta fino al 31 agosto.

martedì 26 luglio 2011

venerdì 29 luglio, ore 21.15, Castello di Santa Severa (RM): Conferenza "Le scoperte nel mare profondo delle Isole Pontine"

Venerdi 29 luglio alle ore 21.15, nell'ambito del ciclo di conferenze "Cose, uomini e paesaggi del mondo antico" che si stanno tenendo presso il Castello di Santa Severa nel Cortile delle Barrozze, la Dott.ssa Annalisa Zarattini (Soprintendenza Beni Archeologici del Lazio) tratterà il tema: "Le scoperte nel mare profonde delle Isole Pontine".



lunedì 25 luglio 2011

La storia sommersa 'Noi, a caccia dei tesori custoditi dal mare' (da LaRepubblica.it - Bari)

La storia della Puglia è nell' acqua. Inabissata a diversi metri di profondità, impassibile ai mutamenti che avvengono in superficie. Il tempo si è fermato, o è scandito solo dal lento lavoro dei paguri. I fondali di Puglia conservano un ricco patrimonio archeologico, non sempre facile da individuare né da portare in superficie. Dalle Tremiti a Santa Maria di Leuca, passando per il Foggiano con il porto di Salapia e scendendo fino ai rinvenimenti di Torre Chianca in Salento, l' archeologia subacquea tenta di creare una mappa completa dei tesori sommersi. Che spesso rimangono là sotto, inaccessibili se non ai sub esperti. «Non è sempre possibile portarli a galla - spiega Fernando Zongoli, ispettore onorario per l' archeologia subacquea - soprattutto perché i contributi statali sono esigui. Finora un grosso aiuto per le campagne di scavo a Santa Sabina è arrivato dalla Provincia di Brindisi e dall' Università del Salento». Zongoli si riferisce alle attività di rilievo e di conseguente recupero svolte negli scorsi anni proprio nel Brindisino, a Santa Sabina: lì ci sono i resti del porto antico, attivo dal VI secolo a. C. e ricco di relitti di navi. Da lì sono venuti fuori i bronzi di Brindisi, fiore all' occhiello della sezione del museo cittadino Ribezzo dedicata propria all' archeologia marina.

L' attività di Zongoli va avanti dagli inizi degli anni ' 60 e non conosce tregua. Armato di macchina fotografica, ha registrato le meraviglie depositate sui fondali, cercando così di completare la ricostruzione della storia terrestre della Puglia. In questi giorni è impegnato tra Giovinazzo ed Egnazia per la "Settimana dell' archeologia subacquea in Puglia: Egnazia sommersa", iniziativa del Centro sub Corato realizzata in collaborazione con Marenostrum e Vedetta sul Mediterraneo e con il sostegno degli atenei pugliesi, della Soprintendenza archeologica per la Puglia e della direzione marittima Sigea Puglia. Un progetto pluriennale che punta a sensibilizzare l' opinione pubblica sulle problematiche della tutela e della valorizzazione dell' archeologia subacquea lungo le coste regionali.

L' invito è rivolto soprattutto ai sub - per partecipare è necessario avere almeno il brevetto di primo livello - agli studenti di archeologia e anche agli appassionati. Da Vedetta sul Mediterraneo di Giovinazzo si parla ancora per oggi di storia, geologia, normative e mappatura. Poi da domani ci si immerge al largo di Egnazia. Perché se in molti conoscono il parco archeologico terrestre, non altrettanti sanno che a pochi metri, sotto la superficie, c' è una necropoli, un' acropoli e un porto romano. Negli anni sarà possibile creare un percorso che colleghi la terra al mare, per portare a Egnazia anche i turisti subacquei con apposite visite guidate. «Per ora ci limitiamo a immersioni esplorative - prosegue Zongoli - nel weekend simuleremo la quadrettatura sul fondo, spolvereremo la sabbia e faremo documentazione grafica e fotografica».

Con lui ci saranno Gianfranco Ruffo dello staff di Marenostrum Puglia Archeoclub d' Italia, Giovanni Strippoli del Centro sub Corato, il direttore del servizio di medicina iperbarica dell' ospedale San Paolo di Bari Domenico Picca e la direttrice del parco di Egnazia Angela Cinquepalmi.

L' attività non terminerà domenica con la consegna degli attestati: dal 27 agosto sempre agli scavi di Egnazia si parlerà del futuro dell' archeologia sommersa con Mario Mazzoli, direttore generale dell' Asso di Roma (Archeologia subacquea speleologia organizzazione). - ANNA PURICELLA

Nel tunnel allagato di CLASSE una miniera di reperti romani (di Valerio Iazzi da IL RESTO DEL CARLINO)

Ravenna, 21 luglio 2011 - E’ INGENTE il bottino di tesori recuperato nelle ultime settimane negli scavi di Classe dai subacquei del Gruppo ravennate archeologico: i preziosi reperti, secondo una prima datazione, risalgono al I e al II secolo dopo Cristo. Il gruppo non è nuovo a scoperte importanti. Tutto è cominciato 26 anni fa quando, durante la costruzione di alcune abitazioni a Classe, fu intercettato un condotto a circa tre metri e mezzo di profondità dal piano di campagna e, quindi, si iniziò a verificare, attraverso degli scavi, l’origine e l’utilizzo della conduttura. In quel periodo, si costituì il Gruppo ravennate archeologico che da allora, tutti gli anni, per varie settimane, riapre il cantiere per proseguire questa ricostruzione. «Due settimane fa abbiamo recuperato due specchi d’argento, piccoli quanto il palmo di una mano, con iscrizioni greche antiche, frutto dei commerci dell’attività portuale» dice il presidente del Gra, Giovanni Fucci. Sono anche stati in superficie un coltello da cucina con manico di corno risalente al I secolo dc; il resto di un cestino di vimini molto piccolo e sottile. «Non si riesce a capire come sia arrivato fino a noi» evidenzia Fucci. E poi lucerne di vario genere risalenti al I-II secolo. Da segnalare il ritrovamento di una placca in ottone con dei fori che era, presumibilmente, il particolare di un vestito con una scritta in greco antico, d’uso nel porto (I secolo) e di alcune monete la cui datazione si potrà fare solo dopo il restauro. Ora il cantiere è chiuso per la messa in sicurezza in vista dello scavo subacqueo notturno, richiesto, per la prima volta, dalla Sovrintendenza archeologica dell’Emilia Romagna, in programma sabato 23 luglio a partire dalle 21. L’evento suggestivo, aperto al pubblico e gratuito, includerà l’apertura di una parte ... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "ILRESTODELCARLINO.IT"

domenica 24 luglio 2011

Roma. L’Acquario apre una sezione dedicata all’archeologia subacquea

Nell’Acquario di Roma, in costruzione sotto il lago artificiale dell’Eur e pronto nella prima metà del prossimo anno, sono previste anche delle sezioni dedicate all’archeologia subacquea. È stato annunciato durante la Fiera dell’Editoria dedicata all’archeologia dall’Ing. Domenico Ricciardi, Presidente del Mediterraneum-Acquario di Roma, e dopo che è stata firmata la convenzione tra l’Acquario e il Museo Nazionale Preistorico Etnologico Luigi Pigorini. Presso l’Acquario, che avrà una superficie totale di 14000 mq e sarà il più grande d’Europa, verranno allestite delle vasche dove verrà illustrata l’archeologia subacquea e l’evoluzione delle faune marine: verranno illustrate le varie fasi della ricerca archeologica subacquea e i momenti di studio, dando quindi importanza e maggiore visibilità a un campo di studio di grande rilevanza nella nostra ricerca..
È previsto un programma di visite guidate con scopo didattico per le scuole di ogni grado e sono state attivate delle convenzioni, con lo stesso intento, con la Facoltà di Ingegneria de La Sapienza di Roma e con l’Università Campus Biomedico. L’obiettivo è incrementare la ricerca sulle tecnologie robotiche applicate ai contesti marini e monitorare le specie malate e in via d’estinzione ospitate in alcune vasche curatorie.
Inoltre, verrà finanziata una borsa di studio per un dottorato in Ingegneria biomedica presso il Campus Biomedico di Roma, in modo da dare a un giovane studioso la possibilità di affrontare questo campo di ricerca. - FONTE ARCHEORIVISTA.IT (Articolo di Melania Marano - 11 luglio 2011)

'Speleonight': le grotte di Castellana sotto la lente d'ingrandimento

Laboratori, giochi e visite speciali: questo e molto altro ancora offriranno le Grotte di Castellana per tutto il mese di agosto.

A partire dal 1° agosto, infatti, tutte le sere alle ore 21,30 si terrà la Speleonight, una visita guidata al buio della cavità carsica accompagnata da veri speleologi.  L'edizione di quest'anno vedrà varie novità come il laboratorio Microcosmo e La magia dell'acqua per scoprire la fauna delle grotte e la forza dell'acqua che scorre nel sottosuolo. I turisti, insomma, avranno solo l'imbarazzo della scelta per una delle tante proposte ideate per il mese di agosto. E non è finita perchè un'altra importante opportunità offerta del complesso delle Grotte è la scoperta del mondo astronomico, grazie al telescopio Sirio presente nell'Osservatorio situato sulla terrazza del Museo Speleologico Anelli. Il costo del biglietto è di 20 euro. Prenotazione obbligatoria. - INFO: Tel.068548600 - 0669304177 Cell.3208116879

venerdì 15 luglio 2011

Intervista a Giovanni Badino, speleologo, Presidente dell'Associazione LA VENTA (fonte RAIRADIO3)

È la nuova frontiera dell'esplorazione del nostro pianeta. Il mondo ipogeo di grotte, cunicoli, caverne, nel quale si calano legioni di avventurosi speleologi. La loro passione, ma anche le loro paure, le descrive il giornalista statunitense James Tabor nel libro La discesa. Viaggio al centro della Terra (Elliot Edizioni 2011). E Giovanni Badino, speleologo, presidente dell'Associazione La Venta, ci racconta i suoi viaggi negli abissi rocciosi. E poi l'evoluzione del rapporto tra gli esseri umani e le macchine nelle parole di Genevieve Bell, antropologa e responsabile del settore ricerca della Intel.  Al microfono Rossella Panarese. La musica di oggi è Einsame Blumen (da Waldszemen op. 82) di Robert Schumann, eseguita da Claudio Arrau.